Come gestire al meglio il lavoro da remoto? Quella del lavoro agile è una vera e propria rivoluzione del concetto di lavoro, che oggi interessa oltre tre milioni di italiani. Ma richiede di saper accogliere una visione nuova del lavoro e la capacità di organizzare diversamente il tempo e gli spazi in cui svolgerlo.
Lavoro agile o lavoro da casa?
Il lavoro agile è al centro della quarta puntata di “Cowork in progress“, il podcast nato a Zico dal lavoro gomito a gomito di Zico coworking e Radio Kappa: un viaggio nel futuro del lavoro, che in questa occasione facciamo con Chiara Bisconti, consulente per le risorse umane.
Di lavoro agile, da remoto o smart working si è parlato molto in questi anni, spesso confondendo i termini. “La pandemia è stato il momento di svolta: prima lavoravano circa 500.000 persone ed erano soprattutto dipendenti di grandi aziende multinazionali, poi durante la pandemia quasi 4 milioni di persone hanno lavorato da casa, oggi circa 3 milioni di persone lavorano in modo flessibile“, spiega Chiara Bisconti.
Eppure fatichiamo ancora ad avere chiaro cosa si intenda con il termine “lavoro agile”: “Siamo di fronte ad una grandissima rivoluzione – dice -. Non parliamo di una modalità di lavoro, di un fenomeno di costume, ma di una radicale trasformazione del modo in cui concepiamo il lavoro. E questo spiega perché c’è tanto interesse, ma anche perché c’è tanta resistenza. Abbiamo ancora il retaggio del fatto che per lavorare ci si debba spostare fisicamente in un luogo di produzione e ci si debba stare per un tempo stabilito a livello contrattuale”.
Quello che chiamiamo “lavoro agile” – e che abbiamo scoperto durante la pandemia – di fatto è spesso il semplice lavoro da casa, conosciuto anche come “telelavoro”. Il termine “smart working” è un inglesismo che non ha corrispettivi nei paesi anglosassoni. Il lavoro agile o flessibile è una modalità che non considera più necessario andare in ufficio e lavorare in un lasso di tempo definito.
Al contrario, si organizzano spazio e tempo nel modo più funzionale rispetto all’obiettivo da raggiungere. “La legge che lo disciplina prevede un’alternanza tra diversi tempi e luoghi, quindi andare in ufficio fa parte del lavoro agile, ma ci si va quando ha senso andarci. E non è detto che si debba lavorare da casa, ma si può lavorare da un luogo di vacanza, durante un viaggio in treno o da uno spazio di coworking”.
Come superare le difficoltà e le resistenze?
“Il lavoro agile è una enorme possibilità di utilizzo di spazio e tempo che libera dalla costrizione dell’ufficio ogni giorno dalle 8.00 alle 17.00 – prosegue Bisconti -. Ma è chiaro che richiede un’applicazione più rigorosa di questo uso più libero di spazio e tempo per essere efficaci“.
Perché le aziende fanno fatica? “Innanzitutto proprio perché il lavoro agile è una rivoluzione della nostra concezione del lavoro, che riguarda anche i ruoli della nostra società, le differenze di genere, la distinzione tra chi lavora e chi si prende cura della famiglia.
L’altro problema è che permane una cultura obsoleta del controllo a vista, che è retaggio della fabbrica, in cui aveva un senso. Ma che è illusorio nel momento in cui passiamo ad un lavoro intellettuale. Qui il controllo vero è a obiettivo. Implica delega, saper misurare risultati e obiettivi, saper organizzare il tempo“.
Cosa c’entra il coworking?
A “cowork in progress” proviamo a guardare il mondo dall’osservatorio di uno spazio di coworking, per capire come sta cambiando il modo di lavorare e se spazi come il nostro sono pronti a intercettare il cambiamento. “I coworking sono una sorta di forma ibrida tra l’ufficio classico e il lavorare in remoto totale – conferma Bisconti -. Ti riportano a un luogo fisico in cui incasellare il lavoro, ma con libertà, connessioni e conoscenze che rispetto alla routine dell’ufficio sono un potenziale pazzesco“.
Perché oltre al potere benefico dell’ambiente di lavoro, c’è anche il clima umano che si crea. Insomma, la possibilità che al lavoro si possa essere felici. “Come mai non c’è una comprensione diffusa del fatto che la felicità individuale è il punto di arrivo, il fine ultimo di qualsiasi organizzazione? Mai come in questo momento storico le persone sono infelici, specie al lavoro. E l’Italia è il paese più infelice dell’Europa, che è il continente più infelice del mondo”.
Le cose, però, stanno cambiando: “Dopo il Covid, soprattutto le nuove generazioni stanno mettendo in discussione l’assetto valoriale della vita e cercano un senso diverso del lavoro“. E se le imprese non si sintonizzano con queste nuove aspettative, troveranno sempre più difficoltà a trovare – e soprattutto a trattenere – i talenti che le faranno crescere.
Ascolta “Cowork in progress”
Il podcast Cowork in progress
“Cowork in progress” è il podcast nato da Zico Coworking con Radio Kappa. Non un podcast sul coworking, ma un viaggio in dieci puntate nel futuro del lavoro e delle vite di tutti noi.
Come stanno cambiando i modi e i luoghi di lavoro? Possiamo immaginare spazi dove il benessere di chi lavora diventa la priorità assoluta? Come possiamo sentirci meno isolati e promuovere ambienti di lavoro più umani? “Cowork in progress” va in cerca delle risposte a queste e molte altre domande, partendo da un luogo speciale in cui osservare il futuro: uno spazio di lavoro condiviso.
Perché il futuro è già qui, tra le mura di un coworking. Ed è qui che possiamo trovare o sperimentare soluzioni innovative ai nuovi bisogni di chi lavora.
Il podcast “Cowork in progress” è stato scritto e condotto da Elena Rossi, coworking manager di Zico, in collaborazione con Sonia Carraro e Francesco Casoni. La registrazione si è svolta nei primi mesi del 2025 negli studi di Radio Kappa, all’interno degli spazi di Zico coworking. Post produzione e il montaggio sono di Matteo Marseglia e Michele Fasolato.
L’ospite di questa settimana
Chiara Bisconti è consulente per le risorse umane. E’ docente di Diversity & Inclusion all’interno del master HR del Politecnico di Milano. Ha pubblicato “Smart Agili Felici” per Garzanti nel 2021 e “Felicità” per Franco Angeli nel 2023. Il suo sito è chiarabisconti.com